Hai in programma un viaggio a Maiorca oppure hai visto i miei scatti su Instagram e vuoi saperne di più sui luoghi che ho visitato? In questo articolo ti racconto tutto, proprio tutto ciò ho fatto e visto durante i 7 giorni trascorsi con Alessandro ad inizio agosto nella principale isola delle Baleari. Ti lascio anche qualche info e consiglio su come spostarsi, sull’aeroporto e su dove alloggiare.
Indice
Dove soggiornare a Maiorca
Dopo essermi fatta un’idea leggendo qualche guida di viaggio online, ho iniziato a fare le mie ricerche di hotel a Maiorca su Booking (prenota utilizzando questo link, otterrai 15€ da spendere sul sito) concentrandomi nella zona di S’Arenal, una località che si trova a pochi km ad est di Palma di Maiorca ed è nota per la sua vivace vita notturna. La sua lunga spiaggia punteggiata di palme è anche molto carina, anche se consapevoli che a Maiorca c’è ben di meglio abbiamo sempre preferito frequentare altre spiagge variando ogni giorno. Chiariamoci: ho scelto S’Arenal principalmente perché si trova appunto in una posizione ottima per andare alla scoperta dell’isola ed ho scelto in particolare l’hotel HSM Son Verì, un albergo 3 stelle con belle camere moderne e funzionali (nelle mie Instagram stories il room tour), 2 piscine di cui una in terrazza all’11º piano e la possibilità di fare colazione e cena in struttura. La fermata del bus per Palma si trova davanti all’hotel, quella per le altre destinazioni letteralmente dietro l’angolo. È vicinissimo anche a tutti i servizi quali supermercati, farmacie, noleggio auto, ATM, ecc.
Aeroporto di Palma di Maiorca
Da e per Torino Caselle abbiamo viaggiato con Volotea, compagnia con cui non avevamo mai volato prima e che ci ha lasciato un’impressione positiva. Devi sapere che l’aeroporto di Palma di Maiorca è immenso: all’arrivo non spaventarti dunque se la camminata che ti separa dal ritiro bagagli pare interminabile (nel nostro caso 15 minuti), è perfettamente normale! Lì è tutto ben segnalato ed efficiente: al ritorno abbiamo passato i controlli di sicurezza in meno di 5 minuti e consegnato il bagaglio da stiva in poco più. Tanti ovviamente i negozi e ristoranti aperti anche di sera. Sebbene l’Aeropuerto Internacional de Son Sant Joan (PMI) sia ben servito dai mezzi pubblici, per ragioni di comodità da e verso l’hotel abbiamo scelto il taxi.
Muoversi a Maiorca: bus e auto a noleggio
A Maiorca ci siamo spostati principalmente con i bus interurbani della TIB, che nella maggior parte dei casi partivano o passavano da S’Arenal senza necessità di cambiare a Palma, e con i bus urbani (biglietto singolo 1,50€) gestiti dalla EMT per raggiungere il capoluogo. Le corse in estate sono puntuali e frequenti, ma se vieni a Maiorca in bassa stagione conta che queste potrebbero essere ridotte. I biglietti si acquistano a bordo chiedendo direttamente all’autista. Per gli orari delle corse consulta Google Maps, ma per quelle interurbane meglio controllare anche sul tib.org dove trovi anche le tariffe. Non c’è la possibilità di fare abbonamenti giornalieri o settimanali.
Per visitare alcune località difficilmente raggiungibili con i mezzi pubblici abbiamo inoltre deciso di noleggiare l’auto per un giorno e per fare ciò ci siamo affidati a Vision Rent & Tours, un car rental situato vicino all’hotel che mi sento di consigliarti. Abbiamo speso 55€ assicurazione completa compresa per una Peugeot 308 in perfetto stato, se l’avessimo noleggiata per più giorni ovviamente in proporzione avremmo risparmiato.
Itinerario 7 giorni a Maiorca
Giorno 1: Playa d’Es Trenc
Siamo arrivati a Maiorca la sera precedente, quando posati i bagagli in hotel a mezzanotte circa ci siamo limitati a fare un giro sul lungomare di S’Arenal. La prima vera destinazione nella nostra vacanza è stata la Playa d’Es Trenc, la ‘spiaggia caraibica’ di Maiorca. Es Trenc è in effetti nota per la sua sabbia bianchissima e le acque marine basse e cristalline con tutte le sfumature dell’azzurro e del celeste: il mare è dunque stratosferico. La spiaggia è lunghissima (4 km), ma stretta: cammina un po’ e ti aggiudicherai facilmente un posto fronte mare.
Giorno 2: Porto Cristo e Cuevas del Drach
Per il pomeriggio del secondo giorno avevo già prenotato la visita alle Grotte del Drago a Porto Cristo (prenota anche tu online per non rischiare di non trovare posto), dunque abbiamo deciso di andare lì già dal mattino per visitare la località. Carina la piccola spiaggia cittadina, molto bella anche la passeggiata che costeggia il porto, ma ciò che ci siamo trovati davanti avvicinandoci alla Torre Serral dels Falcons (25 minuti a piedi dal centro, 10 dalle grotte) non ha davvero eguali: la torre si affaccia infatti su una scogliera a picco sul mare che offre una vista mozzafiato sulla baia, un faro e le vicine località costiere.
Ci siamo quindi diretti alle grotte, dove avevamo appuntamento per la visita delle 15. Le meravigliose formazioni rocciose delle Cuevas del Drach, formatesi grazie alle infiltrazioni di acqua nel corso di 300 milioni di anni, si sviluppano per mille e 200 metri di lunghezza ad una profondità massima di 25 metri e ospitano il lago Martel. Durante la visita, che dura più o meno un’ora, si assiste anche ad un suggestivo concerto di musica classica, con i musicisti che suonano a bordo di gondole sul lago. Al termine della visita è possibile attraversare il Martel in barca, ma la lunga fila e il bus dal prendere di lì a breve per tornare a S’Arenal ci hanno fatto desistere.
Giorno 3: Cala Blava
Per il terzo giorno abbiamo scelto Cala Blava, raggiungibile da S’Arenal in soli 15 minuti di bus urbano. Detta anche Cala Mosca, si tratta una bella spiaggia di soffice sabbia chiara incastonata tra formazioni rocciose da cui è possibile ammirare una parte della baia di Palma. La spiaggia è circondata da alcuni edifici residenziali, che comunque non ne offuscano la bellezza. Come quello di Es Trenc, il mare di Cala Blava è molto bello: turchese, cristallino e trasparente, con fondali digradanti e sabbiosi.
Giorno 4: Valldemossa e Palma di Maiorca
Maiorca non è solo spiagge chilometriche, cale nascoste e grotte sotterranee, nella parte nord-occidentale dell’isola si sviluppa infatti la Serra de Tramuntana, una catena montuosa che ricopre circa il 30% del suo territorio, racchiude 18 comuni e dal 2011 è patrimonio UNESCO. Tra i comuni più noti della Serra c’è Valldemossa, nostra meta nella prima parte del quarto giorno. A Valldemossa è possibile visitare la Real Cartuja, un vecchio monastero di monaci del XV secolo dove Chopin e George Sand vissero durante l’inverno del 1838-1839. Perditi lungo le sue strade strette del centro storico e non lasciare Valldemossa senza aver provato la sua specialità pasticcera, la coca de patata.
Per il pomeriggio avevamo poi preventivato una visita a Banyalbufar, un villaggio che si estende anch’esso tra le alture della Serra de Tramuntana ed è noto per le sue colline terrazzate che ricordano i paesaggi della nostra Liguria. Partendo da Valldemossa, Google Maps ci ha fatti fermare in mezzo al nulla per prendere un altro pullman verso la destinazione prescelta… peccato che questo non sia mai passato! Abbiamo scoperto solo dopo che quella (S’Eglesieta?) era una fermata extra da prenotare telefonicamente, quindi meglio controllare sempre il sito della TIB. Per fortuna dopo 40 minuti è passato di lì un bus per Palma che ci ha riportati alla civiltà. Il pomeriggio di relax e passeggiate nella natura si è dunque trasformato in un pomeriggio nelle frenetiche vie dello shopping di Palma di Maiorca, tra le altre Avenida Jaime III e Paseo del Borne.
Giorno 5: Soller, Port de Soller e Sa Calobra
Dopo un rapido cambio nella Estación Intermodal di Palma, la nostra quinta giornata di vacanza è cominciata a Soller, piccola ma graziosissima cittadina nella cui piazza principale svetta l’Iglesia de San Bartolomé dalla meravigliosa facciata neo-gotica e modernista. Da Soller abbiamo preso il mitico tram storico del 1912 (il biglietto costa 7€ e si fa a bordo) che lungo un percorso suggestivo tra gli aranceti ci ha condotti a Port de Soller, una località turistica anch’essa molto carina dove abbiamo passeggiato per un’oretta prima di imbarcarci sul traghetto per Sa Calobra.
Il biglietto costa 30€ a persona a/r (27€ se lo fai online, almeno due giorni prima, sul sito di Barcos Azules) e secondo noi ne vale davvero la pena. Il tragitto lungo le meravigliose scogliere della costa nord-ovest di Mallorca dura circa 45-60 minuti e ti conduce appunto a Sa Calobra, dove c’è una piccola spiaggia e qualche ristorante. Da lì partono una scalinata e poi una stradina che dopo due tunnel pedonali conduce in 15 minuti di cammino alla meravigliosa spiaggia di sabbia e ghiaia scavata nel canyon dal Torrent de Pareis: uno spettacolo della natura!
Giorno 6: Mirador Es Colomer, Cala Mesquida, Cala S’Almunia
La prima tappa della nostra giornata in compagnia della Peugeot a noleggio è stata il Mirador Es Colomer, raggiunto in poco meno di un’ora (in pullman avremmo impiegato 3 ore e mezza facendo 3 cambi). Dicono questo sia uno dei punti panoramici con le scogliere a picco sul mare più emozionanti a Maiorca, ancor più suggestivo del più alto Cap de Formentor, ed io penso proprio sia così!
Scendendo lungo la costa orientale, in un’ora e 15 minuti abbiamo raggiunto Cala Mesquida, un’ampia spiaggia di sabbia bianca che si trova in una baia aperta attrezzata con punto ristoro. L’acqua è molto pulita e di temperatura gradevole, il fondale degrada un po’ più velocemente rispetto ad Es Trenc e Cala Blava. Più affollata rispetto a quelle visitate nei giorni precedenti, ma davvero molto bella! Per sfruttare l’auto il più possibile, prima di tornare a S’Arenal abbiamo ancora fatto una tappa a Cala S’Almunia, che si raggiunge non troppo facilmente dopo una camminata dal parcheggio gratuito prima su asfalto e poi, dopo dopo una ripida scalinata, tra le rocce. Ok la fatica, ma che spettacolo meraviglioso ci siamo trovati davanti agli occhi al nostro arrivo! Anche qui l’acqua è bellissima, piena di pesciolini, e se non avessimo dovuto riconsegnare l’auto per le 20 ci saremmo fermati ancora un po’.
Giorno 7: Palma di Maiorca
L’ultimo giorno della nostra vacanza l’abbiamo dedicato alla visita più approfondita di Palma di Maiorca. Quasi tutti i più importanti monumenti della città sono concentrati nel centro storico, dominato dalla mole de La Seu, la meravigliosa cattedrale in stile gotico. Lì accanto c’è il Palazzo dell’Almudaina, voluto nel 1281 da Giacomo II di Maiorca su ristrutturazione di una precedente fortezza araba. Oggi è residenza ufficiale del re di Spagna durante i suoi soggiorni sull’isola. Noi l’abbiamo visitato, interessante sì ma secondo me i 7€ di biglietto d’ingresso si posso anche evitare: molto più belli i giardini esterni con le fontane che sono accessibili gratuitamente. Da vedere la Plaza Major, centro nevralgico del centro storico dove arrivano le principali strade commerciali della città. Nella vicina Plaza de Cort c’è l’edificio del Comune che riproduce il modello di una tipica casa signorile di Maiorca. A fianco il Palau Reial, sede del Consell de Mallorca e una delle migliori espressioni del neogotico maiorchino. L’architettura che forse più mi ha emozionata a Palma è comunque quella dei Can Casasayas, due edifici simmetrici realizzati in uno stile modernista che ricordano tanto quelli di Gaudì a Barcellona. E niente, dopo aver acquistato qualche souvenir e fatto acquisti da Zara (come resistere a prezzi inferiori anche del 20% rispetto all’Italia?), verso le 17 siamo tornati in hotel a recuperare i nostri bagagli e con molta tristezza ci siamo diretti in aeroporto alla volta di Torino.
Negli itinerari dei singoli giorni non ti ho parlato della sera. Solitamente uscivamo per S’Arenal, ma una sera siamo andati a Palma: passeggiare nei dintorni de La Seu, di notte, è ancora più suggestivo! Due sere, invece, eravamo così stanchi che dopo cena siamo rimasti in hotel a berci una birra sul balcone della nostra camera. Non ti ho parlato nemmeno di ristoranti perché in realtà abbiamo usufruito a pieno della mezza pensione dell’hotel, grazie ad un buffet che era sempre vario e con cibi di qualità. Abbiamo fatto ogni giorno colazioni abbondanti, dunque a pranzo ce la siamo sempre cavata con qualche snack portato negli zaini oppure un gelato.
Maiorca mi è piaciuta davvero moltissimo! Le sue calette e le spiagge con l’acqua bassa e cristallina e le sue montagne a picco sul mare mi hanno davvero conquistato il mio cuore… e poi, nonostante la protezione 50+ sempre con me mi sono pure abbronzata! Ti invio a guardato le stories fissate nell’album ‘Maiorca 2019’ per vedere altre fotografie e mini video. Tieni d’occhio anche la mia bacheca!